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Scheda 1.1.0. Itinerario: Ponte Alto

OBIETTIVO: Vicenza - Viale S. Lazzaro: Ponte Alto (Itinerario risorgimentale)

PERCORSO:
1) da Verona lungo la SS. 11 Padana Superiore, all'estrema periferia della città all'altezza del cavalcavia dello svincolo autostradale;
2) in auto dal centro città: dalla stazione ferroviaria - viale Roma - viale dell'Ippodromo - via Btg. Monte Berico - Corso SS. Felice e Fortunato - Viale S. Lazzaro - Ponte Alto;
3) linee urbane e suburbane: Autobus n.1 dalla stazione ferroviaria con frequenza ogni 15 minuti circa; autobus n.14 da viale Roma con frequenza ogni 30 minuti circa.

TEMPO:
1) dal centro cittadino con automezzi di qualsiasi tipo e dimensione: 10 minuti;
2) con mezzi di trasporto pubblico, in rapporto alle condizioni del traffico: 12-15 minuti.

TEMPO DI VISITA:
10 minuti.

PARCHEGGIO:
Ampie possibilità di parcheggio libero.

NOTE ILLUSTRATIVE

Provenendo da Verona lungo la SS. 11 Padana Sup. ore all'altezza dello svincolo Vicenza Ovest dell'Autostrada A4 Serenissima, all'estrema periferia della città, si trova la località di Ponte Alto fino a pochi anni fa frazione isolata lungo la strada per Verona ed oggi parte integrante della periferia commerciale ed industriale della città. A poche centinaia di metri da Ponte Alto, lungo viale degli Scaligeri, si trova infatti il palazzo dell'Ente Fiera: mostre e manifestazioni in ogni periodo dell'anno.

Ponte Alto deve il suo nome ad un grande ponte in legno, lungo oltre 10 metri, che in questa località scavalcava il torrente Dioma affluente del fiume Retrone; il ponte è citato "Pontem Altum" nel primo codice medioevale vicentino, un documento del 1983 che elenca i possedimenti dei benedettini in Vicenza e provincia.

In questa località il 21 maggio 1848 avvenne un aspro combattimento tra le retroguardie dell'armata del generale Thurn che, dopo aver tentato di occupare la città il giorno precedente stavano ripiegando verso Verona, e le milizie italiane. Il generale Antonini, che comandava una legione di volontari italiani esuli in Francia, venne qui gravemente ferito tanto che gli si dovette poi amputare il braccio destro (Scheda 1.1.1). Il ponte, sulla base delle disposizioni del generale Della Marmora che nel taglio dei ponti vedeva il maggior intoppo alle operazioni militari austriache, venne distrutto dagli stessi vicentini la sera del 23 maggio 1848: l'interruzione del ponte e gli allagamenti delle campagne circostanti per il taglio degli argini del Retrone, fecero mancare agli austriaci la rapidità e la sorpresa nelle operazioni con cui si proponevano di occupare la città di Vicenza (Scheda 1.2.0).


INDICE:
Itinerario 1.1 : Ponte Alto
Il generale Antonini