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La Chiesa di S.Giorgio
viale Fusinato, 115 - 36100 Vicenza
tel 0444-323931

Profilo storico
La Chiesa di S.Giorgio


Fu sullo scudo del re longobardo Cuniperto alla fine del sec. VII, che, per la prima volta, si raffigurò il ritratto di s. Giorgio cavaliere di Lydda, onorato in Oriente, divenuto simbolo della conversione al cristianesimo dei longobardi.
Alla diffusione del suo culto va riferita l'origine storica di molte antiche chiesette vicentine a lui dedicate, prima fra tutte quella qui presentata.
È possibile che la titolazione della chiesa di S. Giorgio derivi da un sacello longobardo dell' VIII secolo, che fornì anche parte del materiale con il quale è costruita, nonché i frammenti di scultura, oggi castoni preziosi delle solide ma povere mura.
L’ipotesi che sul luogo di S. Giorgio, posto su un importante asse romano che conduce da Vicenza a Lonigo, fosse presente nell'antichità un tempio dedicato a Diana, è solo notizia tramandata da qualche scrittore vicentino.
Chiesa San Giorgio È comunque noto come il Cristianesimo sostituisse edifici e culti pagani con i propri, volendo proporre una religione non solo nuova ma unica. Il più antico documento conosciuto che si riferisce a questa chiesa è databile, secondo il Mantese, al 983. Con esso il vescovo vicentino Rodolfo, nel riconoscere ai benedettini del monastero dei Ss. Felice e Fortunato la proprietà di estesi territori nella diocesi di Vicenza, restituiva loro il Vantium Sancti Georgi cum capella (era detto vantium un terreno paludoso).
A questo atto seguì l'insediamento di una comunità di benedettini impegnati a bonificare la zona. In seguito la chiesa conobbe molteplici utilizzi, indicati talvolta nel nome: dopo la metà del XIII secolo divenne un lazzaretto fino all'ultima grave peste del 1630, da cui forse il nome dato alla chiesa di "Gesù di Nazaret" (probabile corruzione di Lazaretto), con cui viene indicata anche nella Pianta Angelica del 1580 (la più antica di Vicenza).
Fu poi prigione, da cui l'appellativo moderno in Gogna, e addirittura canile fino al recente restauro ed erezione a parrocchia (1963).